"Sicuri in bicicletta", Ania e Federciclismo: "poche regole per assicurarsi il divertimento"

La sicurezza su strada dipende quasi sempre dai comportamenti di ogni singolo utente. Per quanto riguarda gli “utenti deboli” è fondamentale, oltre alle norme previste dal Codice della Strada, seguire regole per aumentare il livello di sicurezza individuale. Per questo motivo la Fondazione ANIA e la Federazione Ciclistica Italiana in collaborazione con il Ministero Infrastrutture e Trasporti– Direzione Generale per la Sicurezza Stradale e con la Polizia Stradale, intendono fornire, con il progetto "Sicuri in bicicletta", informazioni utili per poter circolare in bicicletta su strada nella massima sicurezza, sia per una passeggiata che per l’allenamento.

 

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Scegliere la bicicletta per i propri spostamenti presenta numerosi vantaggi per la salute, l’ambiente e l’economia.  Avvicinare i bambini alle “due ruote” è un’ottima scelta per la loro salute futura, ovviamente senza trascurare i giusti accorgimenti di sicurezza. Andare in bicicletta fa bene perché: protegge il cuore - aiuta ad allenare il muscolo cardiaco e tutto il sistema cardiovascolare; migliora anche la circolazione degli arti inferiori ed evita l’insorgere di gonfiore alle gambe. Migliora la muscolatura: fa bene alla muscolatura in quanto migliora la tonicità di glutei, cosce e muscoli lombari della colonna vertebrale. Aiuta a dimagrire: un’ora di bicicletta aiuta a bruciare fino a 500 calorie. Preserva le articolazioni: il ciclismo non sollecita ginocchia, femore e caviglie poiché gran parte del peso corporeo viene scaricato sulla sella e sul manubrio. Allena la resistenza: i ciclisti hanno maggior capacità di resistenza fisica perché allenati alla fatica.

CONTROLLA SEMPRE LA TUA BICI

Manubrio e forcella. La stabilità della bicicletta dipende in gran parte dal manubrio e dalla forcella. Prima di partire quindi è opportuno eseguire due semplici manovre: 1) posizionandosi di fronte alla bicicletta e bloccando la ruota anteriore con le ginocchia, fare forza sulle manopole del manubrio (a destra e a sinistra) per verificare che il manubrio non si giri. 2) stando a cavalcioni della bicicletta si deve frenare e spingere il manubrio in avanti, verificando l’assenza di movimenti o di rumori anomali delle ruote. Ruote. Controllare sempre il gonfiaggio e lo stato d’usura dei copertoni. Anche il fissaggio delle ruote è importante per non rischiare che si sgancino. Freni. Così come per le autovetture o per le moto anche per le biciclette è fondamentale l’efficienza dell’impianto frenante. Va quindi verificata l’integrità dei fili, delle guaine e delle leve dei freni e si deve controllare che i pattini ingomma, al momento della frenata, tocchino il cerchio e non il copertone della ruota. Oltre a questo è importante essere in grado, in caso di necessità, di frenare prontamente quindi è opportuno verificare che l’impugnatura delle mani consenta di stringere la leva del freno senza difficoltà.

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SAPER ANDARE IN BICICLETTA FORSE SEMBRA SCONTATO

Si pensa che una volta tolti gli stabilizzatori (le rotelle) sia possibile circolare su strada in sicurezza. In realtà le mutevoli condizioni che possono verificarsi nel traffico cittadino richiedono abilità più complesse che possono essere apprese solo attraverso l’esecuzione ripetuta di semplici esercizi. La prima abilità da apprendere è quella di andare dritti senza modificare la traiettoria (il codice della strada obbliga il ciclista a mantenere rigorosamente la destra). Un’altra abilità importante che consente di evitare buche o sportelli distrattamente aperti da automobilisti è quella di riuscire a cambiare repentinamente traiettoria senza perdere l’equilibrio, ovviamente laddove le condizioni lo consentano. Imparare a rallentare e a frenare è importante per rispettare alcune norme del Codice della Strada (ad esempio fermarsi quando il semaforo è rosso, in presenza di uno stop o di attraversamenti pedonali), ma si tratta anche di abilità utilissime in situazioni di ostacoli imprevisti. Il Codice della Strada ci indica anche che la svolta a destra o a sinistra va sempre segnalata con un braccio alzato e prima di effettuare questa manovra è importante controllare il sopraggiungere di altri veicoli, voltando la testa. L’abilità di guidare con una mano e contemporaneamente voltare la testa non è così banale e va acquisita provando tali manovre in uno spazio protetto.

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POCHE, SEMPLICI REGOLE PER LA PROPRIA E ALTRUI SICUREZZA

Il ciclista fa parte della categoria dei cosiddetti “utenti deboli della strada” ovvero quei soggetti che non sono protetti da un abitacolo e, in caso di incidente, subiscono le conseguenze più gravi. Per questo motivo chi va in bicicletta, oltre a dover essere informato sulle vigenti normative del Codice della Strada, deve conoscere i comportamenti utili per salvaguardare la propria incolumità. Uno dei principi fondamentali per chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto è quello di utilizzare sempre le piste ciclabili, se presenti nel tragitto. Usare il casco. Anche se non obbligatorio, un casco omologato può ridurre i danni in caso di incidente o caduta, ed è ancora più consigliato per i bambini. Il casco deve essere della giusta misura e sempre allacciato. È preferibile sceglierne uno di colore molto acceso se si viaggia in condizioni di ridotta luminosità. Mantenere la concentrazione. Questo principio è valido per tutti gli utenti della strada, ma soprattutto per chi usa la bicicletta. Quindi va assolutamente evitato quando si pedala l’uso del cellulare. Sentire i rumori della strada (clacson, sirene ecc.) ci consente di prevenire i pericoli e di anticipare alcune situazioni a rischio. Per questo è estremamente pericoloso utilizzare le cuffie audio o tutto ciò che può ridurre la percezione dei rumori. Farsi sentire. È importante attirare l’attenzione e far notare la propria presenza agli altri utenti della strada attraverso l’uso del campanello, accessorio obbligatorio secondo il Codice della Strada. Vedere e farsi vedere. Il Codice della Strada obbliga l’uso di dispositivi visivi e di illuminazione dopo il tramonto e nelle gallerie. In particolare sono richieste: una luce per la parte anteriore della bicicletta, una luce ed un catarifrangente rossi per la parte posteriore e catarifrangenti arancioni sui pedali e sui fianchi della bicicletta (generalmente sulle ruote). Di solito quando si acquista una bicicletta, tutti gli accessori obbligatori (compreso il campanello) sono compresi nel prezzo. Un accessorio importante e obbligatorio è il giubbino (o bretelle) ad alta visibilità con fasce rifrangenti per rendersi visibili dopo il tramonto o nelle gallerie. Avere un abbigliamento con colori sgargianti e inserti rifrangenti consente all’automobilista di notare immediatamente la presenza di una persona e quindi di porre attenzione alla guida.

L’ASSICURAZIONE PROTEGGE IL TUO SENSO DI LIBERTÀ

ciaobici assicurazione e sicurezza in bicicletta 2La bicicletta è un veicolo con il quale oggi si può circolare senza l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa. Se un ciclista provoca dei danni a terzi (es. investimento di un pedone) e viene giudicato responsabile dell’accaduto, deve provvedere a risarcire i danni secondo quanto prevede l'articolo2043 del Codice Civile. Per la bicicletta non è prevista targa né immatricolazione e, di conseguenza, non è previsto l’intervento del Fondo Vittime della Strada poiché l'incidente è causato da veicoli utilizzabili senza patente e non identificati. Pur non essendo obbligatoria una copertura per la responsabilità civile del veicolo, si consiglia vivamente di provvedere a formule di coperture assicurative alternative. Il settore assicurativo, per garantire una maggiore protezione a chi circola sulle due ruote a pedali, ha previsto una serie di prodotti assicurativi che prevedono una copertura per tutti i tipi di bicicletta e garantiscono l'assistenza in caso di infortunio, la riparazione in caso di danni, il rimborso per lesioni fisiche, l'indennizzo per danni causati involontariamente a terzi. ll prodotto più diffuso è la polizza "Responsabilità Civile del capo famiglia”lizza "Responsabilità Civile del capo famiglia”. Si tratta di un’assicurazione che offre copertura in caso di piccoli e grandi incidenti che possono capitare nella vita quotidiana, tutelando sia dai danni a terzi, come lesioni o decessi, sia dai danni ai beni. La tutela è garantita non solo al capo famiglia (colui che materialmente firma la polizza), ma è estesa a chi vive nella sua stessa abitazione e a chi dipende da lui come, ad esempio, i figli.

Aumentare la sicurezza dei ciclisti sulla strada attraverso una serie di iniziative che favoriscano l’utilizzo di protezioni e, al tempo stesso, riducano i comportamenti a rischio di chi usa la bicicletta per una passeggiata o per un allenamento, è lo scopo del progetto “Sicuri in bicicletta”, realizzato dalla Fondazione ANIA e dalla Federazione Ciclistica Italiana in collaborazione con la Polizia di Stato e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presentato nel mese di febbraio presso Coni a Roma (da cui questo articolo è stato estratto)

La Cattolica Assicurazioni offre una tutela dai danni che tu o un membro del tuo nucleo familiare potreste involontariamente provocare a qualcuno, anche durante il tempo libero e mentre vi state dedicando ad un hobby. Sarai protetto, inoltre, per i danni a terzi che possono derivare dalla tua abitazione: dalla rottura accidentale di un tubo ad un incendio che, propagandosi, cagioni danni ai vicini. 

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Fernando Da Re

Un cuore, due gambe e una bicicletta. In testa sempre la fresca vivacità di raccontare. Il risultato lo ritroviamo in questo sito da lui creato e portato avanti con l’entusiasmo e l’impeto dell’atleta che cerca risultati.


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