Incontro con l'Asia, Fosco Maraini. Montagne, Protagoniste, Cattedrali dell’Anima.

Tutto ha un’anima, tutto parla. Le nuvole si fanno creature, il vento accarezza, le nubi si sposano alle vette. Le parole del giornalista, antropologo, fotografo si fanno poesia e  si muovono come ciottoli rotolanti. Ci insegna che il viaggio più profondo è quello che ci spoglia, ci stanca, ci restituisce agli altri e a noi stessi, più nudi, più ricettivi, più veri.

 

 

“Ci sono due modi di viaggiare. Nel primo si percorrono grandi distanze in poco tempo (….) Nell’altro si sosta, si va in profondo, si mettono un poco le radici e si cerca di suggere dalla terra l’invisibile linfa spirituale di cui si nutrono gli abitanti del posto. Ambedue possono portare ad utili conoscenze e comparazioni”.

2025 Fosco Maraini Di Oishi Kuranosuke

Il sereno alpestre di qui, con cielo azzurro cupo, giovai nubi bianche e felici in corsa perenne di cima in cima dell’Imalaia”.

“La valle s’è fatta cupa. Le cime si perdono nella nebbia e questa s’impiglia fra gli abeti irti ed alti lungo i fianchi dei monti”.

“Le vette che ci sovrastano: luoghi selvaggi, pietre scheggiate, ghiaccio e lame verdi e sottili, montagne in bilico. Geologia a divenire Ossa del mondo scarnite dall’odio degli elementi. Rovine e inabissarsi di scorie. Luna”.

 

“Mentre mi riposavo ho ascoltato Brahms, Mozart, Scarlatti. E’ stato come bagnarsi in un rivo fresco e limpido dopo un periodo lunghissimo di sudori e di fatiche”.

“Il tappeto di luci in fiore era sempre lì sotto di noi, soffice, voluttuoso, appena vero quel tanto da sembrare incredibile, quindi opera di magia. Volavamo su Tokyo notturna”.

"Il cielo è divenuto nero, non di tempesta che sarebbe troppo drammatico, ma di qualche inespressa angoscia delle nubi, alte, ferme, indifferenziate. Il silenzio ha voce di canto”.

“Un vialetto umilissimo, desideroso di non farsi vedere, quasi temesse di sciupare la magia del luogo”.

“Ora sul mondo grava un cielo vagamente bigio, senza fierezza alcuna di nubi, trasandato, polveroso”.

Incontro con l'Asia, Fosco Maraini. Montagne, Protagoniste, Cattedrali dell'Anima

aforismidiviaggio.it fosco maraini incontro con asia 2

"Il mugolìo del vento tra le chiome arriva come una carezza sin qui".

“L’uomo si illude di guardare la vita con occhi suoi, d’essere individuo che giudica e classifica; in realtà è la cultura in cui egli nasce e cresce che guarda, giudica, classifica per lui”.

“Cime ignote si coronano di placide nuvolette luminose”.

“La vegetazione è un fatto così normale, direi così triviale, nella vita di ogni giorno che non ci si pensa mai abbastanza in modo speciale. Ma quando la si deve lasciare per davvero sembra di salutare un amico; non so, un buon cane affettuoso”.

“Curioso destino delle parole, mai ferme, sempre che rotolano, si trasformano, rinascono, come le pietre delle morene sui ghiacciai”!

"Cerimonia delle stelle che muoiono piano piano, del gelo che diventa luce, colore, fiamma".

"La montagna chiude il sole in prigione, sbatte le sue pareti sul sole; e quello cerca di liberarsi, urla raggi che spaccano il cielo. La lotta tra sasso e gas incandescenti è furibonda. Non si capisce chi vincerà".

"Il sole sembra prenderti a pugni. Non riesci a nasconderti da nessuna parte".

"Le nuvole gli si avvolgono come scialli e ghirlande; è il k2! Lassù resta giorno per ultimo. Un giorno innamorato del mondo, che s’aggrappa disperato al gigante prima di morire nel pallore degli spazi".

"Gasherbrum, un fantasma nel vuoto nero".

"Finiamo per odiare il sole che grandina luce dal cielo e risaetta luce dalla neve bruciandoci come gusci".

"In certi attimi questo senso d’isolamento assoluto è meraviglioso, si vive liricamente il privilegio di penetrare dove pochissimi sono stati, di avanzare come ambasciatori del genere umano nell’ignoto".

"Le nubi, corpaccioni sformati sbatacchiando ombre tra le cime, o segni di rango e di gloria metafisici, sopra le vette supreme. Ciascuna ha una personalità squisita ed elegge un monte a suo sposo, lambendone la fronte, poggiandovisi come corona od insegna".

Referenze foto 

 

Fernando Da Re

Un cuore, due gambe e una bicicletta. In testa sempre la fresca vivacità di raccontare. Il risultato lo ritroviamo in questo sito da lui creato e portato avanti con l’entusiasmo e l’impeto dell’atleta che cerca risultati.


ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER E RIMANI AGGIORNATO!