Libro Moldova e Transnistria in bicicletta: la lentezza abbatte i pregiudizi

E’ sempre oggetto di soddisfazione arrivare al pubblico, al largo pubblico,  con un argomento che racconti, illustri e consegni al futuro un attimo del presente. La vicenda narrata nel libro “Moldova e Transnistria in bicicletta: la lentezza abbatte i pregiudizi” si inserisce nella letteratura di viaggio, di quella particolare, forse minore (!?) perché interpretata e rivelata attraverso una “semplice” bicicletta. Compra il libro Moldova e Transnistria in bicicletta (costa una tazzina di caffè).

 

ciaobici copertina libro moldova

In questo caso due biciclette perché il libro è stato scritto a quattro mani da due ciclo-viaggiatori di lunga data, che hanno condiviso molti viaggi tra cui Paesi Baltici, Armenia, Georgia. Vengono narrati non solo gli itinerari che attraversano due Paesi così vicini eppure distanti, La Moldova e la Transnistria appunto, ma gli autori si soffermano su tante avventure vissute, sul paesaggio e i suoi colori, sui monumenti, ma con la caratteristica di essere ricchi di particolari per le persone incontrate, l’aspetto della vita di queste, che hanno incontrato. Hanno mangiato alla loro stessa mensa, hanno pregato con i monaci, hanno cantato con i coristi, hanno sofferto per le difficoltà. E quando queste difficoltà nascono dalla povertà, diventa più umile il loro viaggiare, diventa più sensibile la loro fisicità e si confrontano con l’altro porgendo loro la mano e il consiglio. Mondi nuovi, la Repubblica di Moldova e l’autoproclamata Repubblica di Transnistria, smaniosi di modernità ma che combattono anche con la fatica del vivere quotidianamente per l’assenza di risorse (o risorse sprecate perché in mano a pochi) e dove tanti cercano, tentano fortuna altrove. Scrive il giornalista ANSA Daniele Dei nella prefazione: ”Un quarto della popolazione è fuggita, ben 150 mila moldavi vivono in Italia e tra questi non ci sono solo collaboratrici domestiche, ma tanti apprezzati professionisti. Molti hanno studiato nel loro Paese e da noi sono costretti a fare altro perché il loro titolo di studio non è riconosciuto. È però conoscendo i rappresentanti della Diaspora che qualcuno ha iniziato a viaggiare nel senso opposto, scoprendo che la Repubblica di Moldova esiste ed è un Paese straordinariamente accogliente”.

Qui nasce anche l’azione di Fernando ed Enzo, autori di un libro, che vuole accogliere la mano di un Paese che la tende loro e a tutti e che ci dicono in questo libro che anche il cicloturismo può fare la sua parte. Utili pure le “recensioni” di luoghi d’interesse a margine del libro. La Redazione

ciaobici libro moldova transnistria 11

 

Fernando Da Re

Un cuore, due gambe e una bicicletta. In testa sempre la fresca vivacità di raccontare. Il risultato lo ritroviamo in questo sito da lui creato e portato avanti con l’entusiasmo e l’impeto dell’atleta che cerca risultati.


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