Natalie Allegra, anima nomade, sognatrice

Allegra. Un amore a prima vista, si direbbe, o meglio, al primo tocco di manubrio.

 

 Sei sempre stata così?

“Sin da giovanissima, ho provato il sentimento di disconnessione dalle persone, pensando di essere diversa, di non fare parte di loro. Più incontravo nei miei viaggi di guida turistica persone di diverse origini, mentalità e cultura e tradizioni, e le ascoltavo parlare delle azioni e vicende per loro importanti, più mi appariva chiaro che, se siamo diversi per alcuni aspetti, tutti siamo essenzialmente uniti. Siamo tutti qui a cercare di trovare uno scopo nelle nostre vite: ricerchiamo felicità”.

Cosa ha significato e cosa ti insegna la bicicletta?

“Io sono così: spalle al passato, fronte al futuro, gambe nel presente. La testa? Dappertutto. Il cuore, già, il cuore. Lui va sempre lasciato libero di provare. Abbiamo una vita soltanto, nulla è più emozionante che poterla vivere sino in fondo. A costo di cadere, rialzarsi, cadere di nuovo e tornare in piedi.  Anzi…in sella!”

ciaobici natalie allegra

Dov'è cominciato il tutto?

"Sei anni fa esatti salii per la prima volta in sella a una bici. Non andò molto bene. Caddi praticamente subito, scorticandomi pure una gamba. Proprio in quel preciso istante, incredibilmente, sentii scattare qualcosa dentro di me, al posto di tornare a casa, risalii e… via; feci i miei primi, indimenticabili 50 km in bicicletta. Un amore a prima vista, si direbbe, o meglio, al primo tocco di manubrio. La bicicletta ha fatto scoprire a me, vagabonda da sempre, un diverso meraviglioso modo di viaggiare".

Dove trovare e dialogare con Natalie

su questo sito: da Imperia a Gallipoli prima parte

da Imperia a Gallipoli seconda parte

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