Aarhus: semaforo sempre verde per i ciclisti

La Citta di Aarhus (DK) dice: Ja

Mentre vengono segnalate tutte le difficoltà che in molte città devono affrontare i ciclisti di tutto il mondo, una proposta entusiasmante arriva dalla città danese di Aarhus che permette ai ciclisti di evitare lungo il percorso cittadino di fermarsi ai semafori rossi.

ciaobici Aarhus semafori verdi

La città Danese di Aarhus, la seconda città più popolosa della Danimarca, e la prima per numero di abitanti della penisola dello Jutland, nonché il principale porto del paese, sarà capitale europea della cultura nel 2017. Ma qui la cultura investe e riveste anche aspetti di gran lunga inaspettati: per esempio la ciclabilità urbana, la moderazione del traffico.

La città danese ha infatti avviato un "programma pilota" per incoraggiare l'uso della bici, modificando per ora uno dei suoi incroci principali per renderlo "sensibile" ai ciclisti, che vengono dotati di un dispositivo RFID (Radio-Frequency Identification), identificazione a radio frequenza che attiva un sensore per cambiare la luce dei semafori a loro favore in prossimità dell’incrocio ove sono posizionati. Un sistema per rendere le strade sempre più bike friendly. Gli urbanisti sperano di poter diminuire l'uso dell'auto, la congestione del traffico e l'inquinamento.

Disegno molto semplice ma per metterlo in pratica prima di tutto ci vuole la cultura. I ciclisti di Aarhus saranno presto in grado di pedalare da casa al lavoro o a scuola ininterrottamente, senza fermarsi ad alcun semaforo rosso. Il programma avviato prevede, anzi ha già previsto, la consegna dei chips a più di 200 ciclisti(inserito sulla ruota della bicicletta) e l’installazione del sensore almeno 100 metri prima di primo incrocio pilota.

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Rita Westergaard, la manager di ID-Advice, la società danese che ha costruito e installato il sistema, conferma “Sono in fase di installazione molti sensori in almeno una decina di altri incroci entro la metà del 2016. Sappiamo che se ci sono tanti semafori a breve distanza sulla pista ciclabile i ciclisti si disorientano e non vogliono fermarsi tutte le volte. E' troppo complicato", e continua "se fosse possibile pedalare senza fermarsi, ognuno sarebbe molto più propenso a pedalare di più".

La ricerca che sottende questo progetto parte dalla scoperta di due fattori scoraggianti per l’uso della bicicletta in generale:

  • Le ciclabili di scarsa qualità;
  • Fermarsi continuamente durante il percorso.

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Poiché il primo motivo in Danimarca non si pone, si è voluto così cercare di trovare un modo per dare ai ciclisti la priorità nel ​​diritto di passaggio agli incroci e completare la soddisfazione del ciclista urbano. Questo progetto “bici-RFID” rientra nel programma RADICAL dell'UE, che sta proponendo progetti tecnologici nella pianificazione urbana in cinque piccole città europee: Santander (Spagna), Issy-les-Moulineaux (Francia); Atene (Grecia); Genova (Italia) e Aarhus.

Progetti non esclusivamente collegati con la bicicletta, ma alla formazione e all’incremento dell'eco-coscienza dei cittadini con sintomatico miglioramento della vita. Ad Aarhus, il governo della città ha voluto premiare ed incentivare l'uso della bicicletta, trovando un modo intelligente per dare ai ciclisti la priorità nel ​​diritto di passaggio agli incroci, sottintendendo la coerenza con le politiche mirate alla qualità della vita e del cicloturismo in generale. : http://www.radical-project.eu/ approfondimenti

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