Viaggio in bicicletta. Progettare, partire, scegliere la bici. Scrivere e fotografare.

Muoversi in bicicletta è il modo migliore per   imparare a viaggiare con mente nuova, con la lentezza che è necessaria, per scoprire ambienti, paesaggi, natura, persone, culture. Tutte le doti e le lodi attribuite alla bicicletta da molti scrittori le risparmio a voi che avete già dimestichezza con questa dimensione, che conoscete voi stessi e che siete pronti solo a partire.

 

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Partire per scoprire la propria regione o per attraversare un Paese, progettare di attraversare un continente intero, in bicicletta è possibile? Positivo! Molti gli esempi a cui possiamo ispirarci. Molti gli impazienti di iniziare o smaniosi di riprovare l'avventura! La bicicletta è il mezzo ecologico per eccellenza e non serve essere atleta per affrontare la strada in sua compagnia. Tutto diventa facile nel tempo dell’esperienza, istruiti solo dal desiderio, dallo stimolo e dal coraggio. E la preparazione? Vediamo alcuni consigli.

 
Primo consiglio per esperienza di viaggio in bicicletta: progettazione, dove andrò?

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Fare i conti con la propria disponibilità: quanto tempo ho per fare il ciclo-viaggio che ho in mente? Una o tre settimane, sei mesi, molto di più?  Dai 500 chilometri ai 5.000 od oltre, passa un pezzo di mondo che bisogna ridisegnare al vostro potenziale stimolo. Con precisione certamente, ma tenendo conto di variabili che possono venirvi incontro e come superare. Pensate inoltre al periodo climatico, al fondo delle strade da percorrere, i centri in cui potete trovare assistenza o servizi. I requisiti per un attraversamento in solitaria del Kagikistan saranno molto diversi da quelli per un percorso a tappe lungo le ciclabili europee. Mettetevi a conoscenza del vostro livello fisico, preparatevi culturalmente su che cosa chiedete e vi aspettate dal cicloviaggio, senza imporvi rigidità e ostinazione, e non mettetevi in sfida con voi stessi. Al di là di considerazioni puramente sportive od emotive, date un senso al vostro percorso, colmatelo di valori.

Secondo consiglio per esperienza di viaggio in bicicletta: partire solo o in compagnia?

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Il viaggio in bicicletta è un nuovo tipo di avventura che suscita curiosità e provoca incontri.  Ma non sempre quelli che immaginiamo! In molti dicono che è un'opportunità per scoprire voi stessi. Per altri è pura libertà nel rispetto di ogni regola. In compagnia quando vi troverete a fare i conti con affaticamento, fame, disagio di altri i compagni, potrebbero rivelarsi esperienze diverse nel bene e nel male! Con gli amici, dunque, assicuratevi di essere in buona sintonia per una piacevole compagnia. Già il progetto deve essere pensato e basato su un'idea comune, e se invece è frutto dell’esperienza di uno solo, a questo punto valutare l’interesse di tutti sul programma. Prendete in considerazione i vostri desideri e valutate i desideri di tutti. Discuteteli doverosamente, attribuitevi delle competenze, ma durante il viaggio, oltre che contare l’uno sugli altri, siate remissivi e disponibili alle variazioni di umore e di programmi. Il viaggio che state facendo è l’unica possibilità in quel momento che avete per divertirvi, non rovinatevi il programma per testardaggine. Un viaggio in bicicletta, specialmente quando è lungo e difficile, può mettere alla prova la vostra positività. Fate in modo che diventi un'esperienza di successo e con le basi per un'amicizia duratura. Non lasciate che un dissenso inquini giorni felici, parlatevi direttamente di ciò che riscontrate sbagliato. Quando la situazione diventa difficile, anche i più piccoli dettagli infastidiscono, e possono trasformarsi rapidamente in un conflitto insanabile. Molta pazienza.

Terzo consiglio per esperienza di viaggio in bicicletta: quale tipo di bicicletta è più adatto?

TN come costruire una bicicletta con una transenna

Investire in una bicicletta di buona qualità vi solleverà da molti problemi meccanici e tecnici. Non guardare alla storia dei grandi viaggi che hanno fatto comunque la loro straordinarietà proprio per telai o manubri non appropriati, pensate invece alle mille difficoltà a cui potreste andare incontro con mezzi tecnici inadeguati.
La scelta della tua bicicletta sia sempre sottoposta ai criteri di: robustezza, semplicità, comfort!
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La maggior parte dei viaggiatori preferisce e sceglie un telaio in acciaio. Resistente, longevo e sempre riparabile. Esso presenta una elevata capacità di assorbimento di urti e vibrazioni, essenziale sulle lunghe distanze. Anche le ruote entrano nei programmi. Infatti le ruote dovranno sopportare portapacchi e borse, superare territori difficili o buche improvvise per cui è meglio optare per cerchioni solidi e pneumatici di qualità. Gli pneumatici possono salvarci anche dalle forature se utilizziamo quelli appositi forniti di una schiuma o gel antiforatura. Magari saranno un po’ più pesanti ma vi risparmieranno tante seccature lungo tutta la loro lunga durata.
Scegliete la sella adatta al vostro tipo di corpo. Non partite se non avete sperimentato a lungo questo accessorio e soprattutto se non avete fatto il callo alla parte del corpo che andrà ad appoggiarvisi.
Anche il manubrio ha una sua importanza. Esso, se bene impostato con la posizione, vi risparmierà tensioni al collo, spalle schiena e braccia. Quelli multi-posizione, o con barre ergonomiche all’estremità aiutano, ma possono aggiungere peso al peso.
Infine, i pedali faranno un lavoro immenso e per questo oltre alla qualità scegliete la solidità e la scorrevolezza, fluida continua senza gioco o intoppi (attenzione al loro smontaggio o rimontaggio in caso di spedizione della bicicletta).

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Caro lettore,

se su quello che hai letto, hai dei dubbi o vuoi approfondire, non avere paura di chiedere alla cerchia degli amici che conosci direttamente o scopri su internet quelli che hanno già viaggiato. Però ricordati che sarai sempre tu a decidere. Sbaglierai ancora, ma arriverai alla “tua” perfezione. Quella che ti consentirà di non perdere più la voglia di continuare a programmare, di scegliere bici e compagni per tutto il resto della tua vita da cicloviaggiatore.
Saranno altri i motivi per cui ti fermerai, ma mai perché hai perduto la passione. Questa una volta germogliata non appassirà più.

Un consiglio finale per la tua esperienza di viaggio in bicicletta: fotografare e scrivere.

La tua avventura, breve o lunga, merita sempre di essere ricordata. Fallo scrivendo poco o tanto, ma scrivi sempre quello che provi e quello che vedi non tanto con gli occhi ma con il cuore. Fotografa persone e paesaggi, feste e incontri, curiosità e interessi; anche la tua bicicletta, ma non esagerare. Un viaggio in bicicletta non deve servire solo a te per ricordare, può aiutare anche altri a partire. Questo sito ospiterà volentieri le tue esperienze e considerazioni e immagini sbocciate dalla passione. Il ricordo racchiuso in poche righe e con qualche fotografia resterà per sempre on line, per te, per tutti.  Comunque, Buona Strada Sempre.

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Fernando Da Re

Un cuore, due gambe e una bicicletta. In testa sempre la fresca vivacità di raccontare. Il risultato lo ritroviamo in questo sito da lui creato e portato avanti con l’entusiasmo e l’impeto dell’atleta che cerca risultati.


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