Weser-Radweg, ciclabile lungo il Weser, il fiume del Rinascimento. Prima parte

In Germania è pura convenzione attribuire l’inizio e la fine di una ciclabile. Esse esistono dappertutto, nascono, non muoiono, prendono nomi diversi secondo il territorio attraversato. Quando non hanno un nome segnalano una località. Ricoprono il territorio come una rete, vere piste dedicate alla circolazione della bicicletta,riconosciuto come mezzo di trasporto, tanto quanto gli altri mezzi.

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 " Sole, splendimi fin dentro al cuore,/ Vento, caccia via pensieri e pene/ Non v’è al mondo diletto maggiore/Che andar vagando sconfinatamente.” (H. Hesse)

Hann. Munden - Holzminden 85 km.

La cittadina di Hann. Munden incanta per la sua posizione, per le mura e le sue porte, per le vie decorate e pulite, per i fabbricati a graticcio, per il municipio e la sua piazza, per le passeggiate lungo i due fiumi, per le fontane e i riflessi, per la ricettività e hotel, per il centro storico dinamico e ricostruito secondo tradizione del Rinascimento Weseriano. Fuori dalla cittadina, il percorso sulla ciclabile non presenta sorprese paesaggistiche. Corre affiancato ad una strada secondaria, asfaltato anche all’interno del bosco dove bellissimi esemplari di faggio creano forme e luci singolari. Il fiume è ben visibile nella pianura. Superato Hemeln, in occasione di una leggera salita, la ciclabile scorre per poco su sede naturale sterrata e prosegue a fianco della secondaria L561. Continuando all’ombra di alberi, la campagna, formatasi ai lati del fiume, è ricca di coltivazioni di barbabietola, di grano, di orzo.

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Il Logo e tutta la segnaletica, impeccabili, manifestano una grande attenzione organizzativa verso questa ciclabile. Prima di Bad Karshafen c’è tempo di dare un’occhiata al monastero Benedettino di Bursfelde, di assaporare il lento scorrere dell’acqua su un tratto che diventa sinuoso a causa di un passaggio tra piccoli gruppi di rocce.Sul ponte di Bad Karlshafen si presenta l’opportunità di contemplare il paese rispecchiato sull’acqua e il barocco palazzo del municipio, guardiano di questo luogo termale. A riprova dell’affluenza turistica di questi luoghi, gruppi non solo in bicicletta ma in canoa, su motonave, su barche a remi, si ritrovano accomunati nel godere delle gioie del fiume. Il tratto di ciclabile che lungo la riva sinistra corre in direzione di Beverungen, è un tratto ben costruito e scenografico. Sull’altra sponda alcuni paesini sono veri scenari di un film pronti alla ripresa. La colonna sonora: il fruscio della ruota della bicicletta. Non si supera Beverungen senza una sosta.

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L’attrezzatissimo posto di ristoro offre in riva al fiume, sotto tigli secolari (vederli fioriti e sentirne il profumo è una fortuna) uno scenario fluviale rilassante. Sotto gli ombrelloni bianchi reclamizzati, freschissime birre, pittoreschi gelati, tazze di caffè: occasione per molti di consultare carte e mappe. I 15 km che mancano ad Hoxter, città che affonda le radici ai tempi di Carlo Magno, sono i più gradevoli della giornata. Oltre al castello Furstenberg che si vede in lontananza sull’altra sponda, l’attenzione viene presa anche da una serie di laghi attrezzati a spiaggia sui quali si riversano abitanti e turisti su una sabbia dorata.

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Hoxter vive per il complesso artistico monumentale denominato Schloss Corvey. Qui la Storia ha scritto pagine utilissime per l’impero carolingio (se ne tenevano i consigli), per la Letteratura (dalla biblioteca uscirono tutte le opere trascritte di Cicerone e di Tacito).La pista ciclabile continua a percorrere la riva del fiume e seguendone il corso incontra campi, viali alberati, panchine per la sosta. Prima di entrare in Holzminden ci sono impianti sportivi e affollatissime piscine. All’ingresso del paese, l’attenzione è attirata da uno nuovo parcheggio per bici. Veri e propri posti bici, non solo coperti ma anche singolarmente chiudibili. Novità assoluta. Posizionata la bici in questo garage con borse e quant’altro, si chiude la porta d’ingresso con la propria catena e lucchetto e si va a spasso per la città con la sola chiave. Senza pagare nulla.

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Holzminden - Rinteln 90 km.

All’inizio, contrariamente a quando indicato in mappa, la ciclabile si presenta asfaltata con leggere ondulazioni, sempre di piacevole percorribilità sul margine sopraelevato del fiume, in parte ombreggiato. Una seconda via corre a fianco, sotto quella rialzata, più a contatto con campi di grano e barbabietola. Il letto del fiume è ampio, aperto. Le tabelle delle indicazioni, nuove, non concedono spazio all’errore. Studiare la geografia in bicicletta e attraversare paesi percorrendo le rive dei fiumi, è un modo per imparare senza libri. Quando il Weser incontra rocce e colline, il suo corso si fa più tortuoso e cercando il punto dove scendere al mare forma spesso delle anse. Le anse diventano campi coltivati e la ciclabile scorre, come il fiume, tra i campi. Questa descrizione vale per il tratto attorno a Polle, costruito su una collina sulla quale domina un castello, per raggiungere il quale è necessario attraversare il fiume su traghetto.

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Un filo teso tra le due rive, una mano esperta al timone e la forza dell’acqua: gli ingredienti per spingere il traghetto di qua o di là in un moto continuo. Un grande viale alberato di tigli accompagna oltre in questo tratto e la voglia di spingere sui pedali viene spontanea anche dopo aver letto il nome del viale: Schumacher. Fino a Bodenwerder il tratto è di grande interesse paesaggistico. Prima i campi a dare il via allo scenario con il colore prettamente estivo del grano maturo, poi la roccia erosa dal fiume, lasciando solo lo spazio per una stretta strada e per la ciclabile.

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Questa è in cemento e di recente costruzione. Oltre la riva, costruzioni in armonia con l’ambiente. Entro l’acqua le imbarcazioni trasportano turisti lungo questo tratto suggestivo. Il castello di Hehlen chiude lo scenario con la sua modesta mole ma con il fascino del tetto e delle torri a cupola. Una vasta pianura accoglie adesso il percorso e la ciclabile, che scorre a fianco destro del fiume, è interessata da una veduta più moderna. Visibili già da molti chilometri, si stagliano verso il cielo, due torri di raffreddamento di una centrale nucleare. La sua mole acquisisce maggiore intensità a mano a mano che si avvicina. Si osserva in tutta la sua enormità passandoci vicino, ma di fronte. I suoi vapori o fumi si confondono con i cumulinembi. Nelle città e nei villaggi attraversati da questo fiume Jacob e Whihelm Grimm ambientarono molti dei loro racconti e fiabe. Un linguaggio studiato e via via sempre più raffinato fino a farlo crescere a livello di poesia popolare. La fantasia delle innumerevoli fiabe sono ancor oggi una fontana fresca e zampillante “ che ci porta in un mondo incantato e suggestivo dove l’uomo e la natura si sono fatti umanità eterna ed universale” (Giuseppe Cocchiara).

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E il Pifferaio Magico che salva la città dall’invasione dei topi è l’elemento di principale interesse di Hameln. (Hotel in Hameln) Dall’ufficio turistico, al museo, al monumento, al ristorante, alle caramelle, ai souvenir, alle insegne del centro tutto racconta la novella che ha reso famosa questa cittadina. Ma alzando la testa ci si accorge che il Rinascimento del Weser ha disegnato questa città con obelischi e statue, portoni decorati e intagliati, elementi decorativi vivaci e coloratissimi e, sorpresa, anche McDonald consegna i suoi ultramoderni prodotti in un ambiente che fonda le radici nell’arte del ‘600. Senza grande interesse, è il caso di dire riposante, il tratto di ciclabile che dopo la città del Pifferaio si dirige verso Rinteln. Spunti in verità ce ne sono, ma la loro natura resta secondaria rispetto a quanto visto in questa giornata. Qualche villaggio sul lato opposto del transito, laghetti e zone umide che il fiume alimenta, abitazioni seminascoste e finalmente un piccolo punto ristoro in corrispondenza del traghetto di Grosswienden. Cicloturisti e anziani del luogo siedono in attesa del continuo andare e venire del traghetto. Una bibita o un gelato al chiosco, uno scherzo con i piccoli cani del titolare, rifornimento d’acqua. Si possono trascorrere così i pochi minuti di sosta prima di intraprendere l’ultimo tratto che porterà a Rinteln.

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WESER-RADWEG IN BICICLETTA SECONDA PARTE

 

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