Vento, cicloturismo, Jutland. Vitalità che canta.

E quando le parole scivolano, volano... cantano... Siamo tentati di pensare che sia solo ispirazione o genialità. Ma, più spesso, è il frutto di preparazione, duro lavoro, esperienza. Lo scrittore lavora, riflette, rielabora.

 

 

 Rileggo dopo anni, quello che scrissi durante il lockdown. In tempi come quello che abbiamo attraversato, quando le giornate sembravano scolorire nei silenzi e i programmi perdevano i loro contorni, riscoprivo il valore della scrittura come atto vitale, necessario, quasi fisico. 

3 bovbjerg dk

Scrivere, per me, non è mai stato un mezzo per trasmettere conoscenze. Al contrario: è sempre stato un modo per esplorarmi, per capire, per informarmi su ciò che ancora non so di me stesso.
E quando le parole scivolano, volano... cantano... Siamo tentati di pensare che sia solo ispirazione o genialità. Ma, più spesso, è il frutto di preparazione, duro lavoro, esperienza. Lo scrittore lavora, riflette, rielabora. Si muove sulle fondamenta di ciò che è stato prima di lui, anche quando cerca di liberarsene o di prenderne le distanze. Durante il lockdown, mi sono dedicato alla rilettura di alcuni miei vecchi diari di viaggio. Inaspettatamente, certe sensazioni che pensavo perdute sono tornate vivissime. E mi sono detto: scrivere e raccontare è il più bel viaggio che ci sia.

4 bovbjerg dk
Ritornare su quelle pagine mi ha fatto desiderare, a tratti, di aggiungere o togliere qualcosa. Ma il tempo che è passato è anche ciò che consente uno sguardo nuovo, più oggettivo. Non mi sono censurato né elogiato. Mi sono semplicemente ritrovato lì, ancora una volta, sui luoghi scritti e vissuti. E da quella rilettura è nata, inaspettata, una nuova ispirazione. 

Rileggendo il racconto di un ciclo-viaggio nello Jutland, ho ritrovato questi versi, che condivido qui con voi.

 Venti 

Per i venti che giocano col mare
Rincorrendo i flutti sotto la spuma,
Per i venti che muovono vessilli
E suonano le corde sui pennoni,
Per i venti che prendono per mano
Erba, corolle, amici e viandanti,
Amo lo Jutland.

Per i venti che spingono le nubi
Oltre il confine dove sosta il sole,
Per i venti che sollevano aquiloni
Di bimbi e di padri al cielo sorpresi,
Per i venti che carezzano il mare
E fanno stillare gli sguardi chiusi,
Amo lo Jutland.

Per i venti che transumano nubi
Nel cielo come greggi infervorate,
Per i venti che confortano amanti
E torniscono fanciulle d’avorio,
Pei venti coi quali vorrei volare
Inseguendo il profumo dell' amore,
Amo lo Jutland.

Ché tu sei il vento che odora di sale
E nelle notti non trovi mai posa,
Supplichi i mari di Skagen ch’io venga
E nel vento provare a riamarsi.
Or non mi è dato vederti e ti chiedo:
Rimandami i venti gementi di te,
Per me che ti amo e amo lo Jutland.

3 lokken dk

Rileggendoli, ho sentito che i versi non erano un ricordo. Erano una voce viva, una presenza che parlava ancora. Come se il vento stesso, che allora mi accarezzava il volto lungo le coste danesi, soffiasse oggi tra le pagine, dentro casa, portando con sé la memoria, l'amore e il desiderio.  Perché a volte, bastano parole e vento... per cantare... per sentirsi vivi.

2 dune skagen dk

Fernando Da Re

Un cuore, due gambe e una bicicletta. In testa sempre la fresca vivacità di raccontare. Il risultato lo ritroviamo in questo sito da lui creato e portato avanti con l’entusiasmo e l’impeto dell’atleta che cerca risultati.


ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER E RIMANI AGGIORNATO!