Estonia I^ - un itinerario in bicicletta di notevole interesse

Tallin e dintorni (prima parte)

Se viaggiare in bici è il vostro mezzo ideale per fare turismo, mettete in programma l'opportunità di scoprire questi Paesi. La facilità del percorso, quasi sempre pianeggiante, faciliterà il vostro procedere e non sarà scevro di bellezze da scoprire, di cultura da approfondire, di amabili persone da conoscere. Questa non è una guida, ma impressioni di un viaggio. Chi legge sappia che le emozioni davanti alle situazioni sono sentite in modo diverso per ognuno, ma i consigli inseriti potranno essere largamente utili.

Chi non vuole portare la propria bicicletta appresso ha la possibilità di noleggiarla, anche di qualità, in vari posti. Percorsi per bici sono presenti nei Paesi Baltici e qualora si volesse decidere di scegliere liberamente i percorsi, le strade con scarso traffico, riescono a dare la tranquillità del lento procedere.

Le biciclette e l'itinerario di questo viaggio sono frutto della collaborazione con: City Bike, a Tallin (8,00 euro al giorno per noleggio bici). L'arrivo a Tallin è avvenuto in bus Eurolines da Riga (16,00 euro), e l'arrivo a Riga con aereo Ryanair da Bergamo (34,00 euro).

Tallin e penisola di Rohuneeme. 60 km.

Visitata Tallin, gioiello di architettura sotto la protezione dell'Unesco, è d'obbligo una pedalata fuori porta. La parte est della città si presta più della ovest. Una vera ciclabile, tratto dell'Eurovelo n.1, accompagna prima verso il porto passeggeri, poi attraversa il parco Kadriorg, si snoda lungo il mare e le spiagge ed entra nel bosco. Al porto, le grandi navi da crociera, scaricano migliaia di passeggeri al giorno che visitano la città. L'immenso parco è anche area dei musei.

Tra alti alberi di querce, ippocastani e viali di lillà, scompaiono le centinaia di persone che lo affollano a piedi o in bicicletta. Lungo il mare, i corpi delle belle estoni sono già scoperti al timido sole, per nulla intimoriti dal fresco vento di giugno. Il bosco presenta una ciclabile in sterrato ben conservata e addirittura spazzolata da macchine che hanno tolto dalla stessa pigne, rami secchi e i sassi superflui, rendendola liscia e sicura. La città di Tallin, alle spalle, appare a buona distanza e la sua architettura richiama ancora ad uno sguardo non frettoloso.

La ciclabile continua lungo il mare, supera il porticciolo di Pirita, attraversa piccoli villaggi e giunge al termine a Rohuneeme, sulla punta della penisola di fronte all'isoletta di Aegna. L'acqua non è limpida, la spiaggia non è curata, eppure la sosta su questo mare accende l'allegria. L'incontro con il mare aperto libera la fantasia e gli istinti. Esserci, e per la prima volta essere sulle acque del Baltico, è un balsamo vitale. Il salmone affumicato, le aringhe marinate, l'inconfondibile Saku (birra locale), sono adesso cibi da consumare in perfetta armonia con l'ambiente.

“Inseguo sulla spiaggia le tracce dei gabbiani,
cerco sassi insoliti.
Le voci degli amici si fanno tenui,
più intenso il rumore del mare.
Freme il cuore nei ricordi,
mentre stringo tra le mani
un raro, curioso cuore di pietra”.

Il ritorno per la stessa strada porta a godere altre situazioni.
Il museo all'aperto di Viimsii, il monumento ai caduti russi lungo la Pirita Tee, il parco della musica, e ripercorrendo il lungomare, nuovamente sorprende il profilo di Tallin, in avvicinamento, nel fresco pomeriggio di fine primavera.

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