Austria in bicicletta, lungo ciclabile di 5 fiumi

Austria in bicicletta, 5 fiumi, 800 km.

Prendere in considerazione di partire da casa in bici per raggiungere l' Austria è una avventura molto semplice visto che tutti i treni che vanno a nord passano per l'Austria. Infatti il primo giorno alle ore 10,45 ero già al confine di stato. Un lunga discesa su strada statale, poco trafficata perché l' autostrada raccoglie tutto il traffico pesante, (esiste ora anche la ciclabile) mi ha portato in breve tempo dal confine alla periferia di Innsbruck.

Era la città da dove intendevo partire utilizzando la ciclabile e servirmene fino alla fine del viaggio. Circa 800 km di "percorso privilegiato" per bici.Una sessantina di km, quelli dopo Innsbruck, senza infamia né lodo, permettono di restare fuori dal traffico prima cittadino e poi da statali trafficate e incroci pericolosi, e permettono di arrivare nei pressi di Jenbach in vista delle segnalazioni di deviazione per la Zillertal.

A questo punto si inserisce la ciclabile del fiume Ziller, un piccolo fiume, simpatico e brioso, che crea una valle poco profonda ma sufficientemente bella. Rilassante tutto il percorso, lontano dalla statale di norma molto trafficata, con passaggi in mezzo a fattorie e a frazioni di paesetti di fondo valle , con vedute su catene di montagne altissime, malghe e rifugi che si intravedono nelle alte radure, mentre il paesetto di Zell am Ziller si avvicina, e non ne vedi l'ora, visto che è già sera e hai percorso più di 100 Km. Salire a 1628 metri e attraversare il Gerlosspass il secondo giorno è affascinante.

Un autobus carica senza alcun problema, la tua bici su un portapacchi posteriore e ti porta ad effettuare una gita di 6 km dove dal finestrino puoi ammirare tutta la valle che hai già percorso, le fattorie e piccoli alberghi lungo il percorso, le piste da sci, la nuova seggiovia e infine l'entrata al parco nazionale degli Alti Tauri dove chi arriva in bici non paga entrata.( ricordarsi di scendere con la bici al passo e non al paese di Gerloss perché gli ultimi 4 km sono duri. Lo so bene io che li ho dovuti fare con le mie borse di 15 kg.)

Eseguite le formalità del rito delle foto ricordo, una lunga e a tratti pericolosa, discesa porta fino a Krimml meta turistica di notevole interesse per la visita immancabile alle cascate omonime. A Krimml inizia anche la pista ciclabile denominata degli Alti Tauri che io percorro per la seconda volta non sazio di averlo già fatto la prima volta nel 2001.

Bramberg, Mittersil, Uttendorf, Kaprun, Zell Am See, Taxenbach, questi i paesi attraversati dalla ciclabile che scorre in fondo ad una vallata molto aperta, ben soleggiata, dove i lavori nei campi non intralciano i numerosi ciclisti, lungo un fiume la Salzach, freddo, grigio, rumoroso, amico. E' stupendo percorrerlo lungo le sue rive attraversandone i ponti, sostare lungo le aree attrezzate, raccogliere i suoi frutti selvatici, bagnarsi nei laghetti che talvolta egli riempie e tutti balenabili.Avendo già visto in precedenza che il tratto da Taxenbach fino a Bischoshofen non presentava particolare pregio ho preferito salire sul treno .

Così pure il mattino seguente, terzo giorno, per raggiungere Radstat , inizio della Ennsradweg, ho utilizzato il treno.

La Ennsradweg è tra le più famose di Austria, per quello che offre al turista attento.La prima parte è molto bella con varie vedute sulla valle, con castelli, laghetti, chiesette. Il fondo diventa presto sterrato e presenta continui saliscendi senza difficoltà. Il fiume è contenuto tra rive di sasso, a volte supera piccoli ostacoli, ma è un fiume giovane, nato da poco. Alcuni laghetti rallegrano la via, un trenino rosso la costeggia frequentemente.

A Liezen, città industriale, non trovo alcuna voglia per fermarmi e decido di proseguire per un prossimo paese.Incontro Otto, un Viennese, che conosce lo spagnolo, e così si fa un po' di strada insieme cercando di capirci parlando come si può.Era mia e anche sua intenzione visitare Admont, centro culturale, sede di una abbazia benedettina con la immancabile biblioteca antica. La preparazione di Otto mi permette di capire alcune cose circa la biblioteca che visitiamo fortunatamente prima della chiusa serale delle ore 17.00.

(Il grande complesso monastico Benedettino risale al 1074 quando Emma di Gurk lo fondò creando una famosa scuola di amanuensi. Dopo il grande incendio del 1865 rimase salva solo la Biblioteca. Formata da una sala ovale e da due gallerie rococò costruite nel 1774 da J. Gotthard Hayberger ornata di affreschi allegorici di B: Altomonte. Sono esposti i più preziosi dei 145.000 volumi conservati.)

L'amicizia nel frattempo maturata con Otto mi ha permesso di facilitare la mia ricerca della stanza e della cena servendomi della sua conoscenza della lingua visto che avevo fortunatamente un interprete per il menù.Il quarto giorno siamo in due a pedalare di buon mattino. Quando penso al percorso di questo giorno ritrovo l'appagamento per aver fatto il viaggio. Mi fido delle informazioni recepite in zona da amici di Otto, e a me tradotte, per effettuare una variante che passando da st. Gallen ci porta in salita lontano dalla ciclabile tradizionale (che corre nelle gole tra traffico anche di tipo pesante). Non posso quindi confrontare il percorso indicato sulla guida, ma sono contento di aver fatto questo secondo itinerario, considerato variante, consigliatomi da Otto.Bisogna avere gambe e polmoni molto buoni per superare i primi 3 km di salita con il 12 e 16 per cento di dislivello.

Dura perfino da fare a piedi spingendo la bici. Impagabile però la discesa successiva con i suoi 12 km che porta fino a Altenmarkt bei st. Gallen.Un altro dubbio ci assale alla fine della discesa in corrispondenza dell'incrocio con il percorso "classico" della guida: seguire la retta via o optare per una nuova variante che avrebbe attraversato il parco naturale di Unterleussa con salita fino ad un passo a 1513 mt ?Oramai avevamo gambe buone e ottimismo nel cuore. Incontriamo altri due compagni e a quel punto non ci sono più dubbi: proseguiremo in direzione del passo. Una scelta felicissima, niente traffico, salita dolce, gola umida e fresca. Dopo il ristoro in riva al torrente, gelido e grigio, limpido e gorgogliante, ci si incammina, letteralmente camminando, per circa due km per un sentiero la cui pendenza del 20 percento esaurisce anche il più allenato ciclista.

Finalmente dopo il muro il ristoro al passo: una birra fresca con hot dog, un caffè. L'itinerario successivo che si presenta in discesa è di quelli indimenticabili.Spesso sterrato, segue il tracciato di un trenino di una vecchia ferrovia di miniera e attraverso il percorso in valle, in gallerie buie, radente alle rocce, con vista ruscello, con gole e strettoie, scende fino a Grosslaming dove il torrente confluisce nell'Enns in un gioco di rapide entro le quali bagnanti estivi trovano refrigerio. Ancora un trentina di km e la città di Steyr ci accoglie al tramonto con una splendida piazza municipale illuminata dal sole radente.

La forte richiesta di camere di turisti arrivati prima di noi non ci permette di trovare subito una piacevole situazione; ci viene offerto , dopo lungo peregrinare, l'ostello della gioventù. Felice scelta! Ben tenuto, sorvegliato e di recente restaurato ha per gli ospiti non esigenti ogni necessità. Letti a castello in camera da 4 o 6 posti (noi eravamo solo in due) bagni, macchine per lavare bucato, cucina per colazione, frigoriferi, tutto ottimo anche per un soggiorno di più giorni anche per gruppi.L'ora era tarda e abbiamo preferito mangiare in camera con il cibo procuratoci in un supermarket strada facendo.

All'indomani,quinto giorno, la visita alla città era d'obbligo. Qualche foto sul ponte dove i due fiumi si incontrano (Enns e Steyr), cattedrale e borgo antico, qualche acquisto per il tragitto e quindi partenza. **( Steyr è una delle più pittoresche città dell'Austria con un nucleo medioevale arroccato ai piedi di una altura alla confluenza della Steyr con l'Enns. Grande centro metallurgico alimentata dalle miniere di ferro e sede di industrie automobilistiche, di tessiture e lavorazione del legno. La Stadtplatz costituisce il centro della città vecchia, la grande varietà di abitazioni che si allineano tutte con tetti alti , insegne e balconi di ferro, affreschi e stucchi, ne fanno una delle più attraente piazze d'Austria.

La grande parrocchiale gotica di St. Agid und Kolman del XV sec. Ha facciata e portici poderosi, interno a tre navate slanciate, con volte reticolate, tombe e vetrate.)Il paesaggio del primo tratto di 20 km scorre piacevolmente in mezzo a boschi, campi coltivati, ampi panorami sul fiume che diventa sempre più largo, con qualche isoletta e pittoresche casette con fauna locale.Ad Enns il fiume incontra il Donau e la Ennradweg incontra la Donauradweg. Otto prosegue in direzione di Krems e Vienna io Verso Linz. Addii, scambi di indirizzi qualche rimpianto.

Un arrivederci all'anno prossimo.La ciclabile diventa piuttosto monotona, senza particolari paesaggi se non quelli caratteristici delle golene del grande fiume. Qualche animale rallegra a volte la strada, qualche personaggio rallegra sempre la tua via.All'incirca dopo una ventina di km per fortuna c'è un laghetto per un piacevole ristoro. Si entra con un Euro e, oltre al bagno, si può fare sci acquatico con un impianto particolare che assomiglia molto ad un skilift sull'acqua chiuso ad anello.

Meraviglioso notare quanto gli austriaci sfruttino le risorse acquatiche in estate: ristorante, ombrelloni, cabine, servizi, giochi per bambini, il tutto in un fazzoletto di terra ed acqua per noi ridicolo.La città di Linz è immensa. Eppure i 10 km per attraversarla,( lo scopo mio era di cercare l'ufficio turistico in centro), sono tutti in pista ciclabile. Avevo già visto Linz in precedente viaggio per cui mi porto a Ottensheim 8 km fuori, per pernottare. Gastof Post: Buona cucina, meno confortevoli le stanze.Mi attraeva molto il percorso che stavo iniziando il sesto giorno perché ne avevo sempre sentito parlare molto bene e finalmente avevo la possibilità di provarlo. Il percorso diventa sempre più interessante e pittoresco mano a mano che ci si avvicina a Passau. E' veramente incantevole.

Il fiume scorre tra le montagne seguendo le tortuosità e le anse. Presenta alcuni insediamenti piacevoli alla vista, con possibilità di navigazione o di traghetto. L'arrivo a Passau non delude perché è una città piena di aspetti architettonici e paesaggistici . Alla confluenza del fiume Inn nel Danubio crea una spettacolarità unica Io probabilmente sono sempre stato fortunato nel vedere le cose belle al tramonto sempre con luce straordinaria.

Il settimo e l'ottavo giorno prendo la direzione Roshenheim lungo il fiume Inn a volte nella riva austriaca e a volte tedesca. Niente di nuovo da vedere, con percorsi spesso sterrati, poco interessanti, qualche laghetto per bagnarsi, poco servito da privatzimmer, soprattutto il tratto finale verso Gars am Inn (deviazione obbligatoria per lavori lungo il Fiume).

Però le sorprese non mancano mai. Quando la sera mi si presentò con la possibilità di restare senza dormire, un angelo custode mi ha indirizzato per pernottare in uno dei più bei posti di tutto il giro. Una privatzimmer (Rudolf und Rosa Ebner, Graben 15 85536) con piscina, Tv, colazione da sogno, ad un prezzo inferiore del solito. ( nella cittadina di Gars c'è pure un buon ristorante/pizzeria gestito da un calabrese). L'arrivo a Roshenheim in tempo per il treno delle ore 12.00 è stato facile con un discreto itinerario fino a Griestatt. Poi la gita terminava con la bici e proseguiva per Innsbruck, Brennero, Verona in treno.

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