Genova - Marsiglia, in bicicletta lungo la costa azzurra

Da Genova a Marsiglia attraverso la Costa Azzurra

A Maggio avevo voglia di mare, ma anche di pedalare: un collega mi consiglia la Costa Azzurra anche per il clima mite. Acquisto una cartina, segno le località che mi suggerisce, preparo il minimo indispensabile e prendo i treni che mi portano a Genova. Qui, un capotreno gentilissimo, ha voluto aprire per forza il vagone per le bici, solo che all’arrivo ci sono voluti 20 minuti e 4 meccanici per riaprirlo. Più che la gentilezza potè la forza.

 

Da Genova a Vadoligure (67 km.)

Finalmente in sella. Evito per quanto possibile l'Aurelia sia per traffico sia per dislivelli. L'itinerario attraversa alcuni paesi sulla riviera, facendomi apprezzare le vedute sul mare. La sera arriva presto. Una pensione per camionisti è la mia dimora.

Da Vadoligure a Bordighera (107 km.)

Inizia lo spettacolo. Oltre alla costa ci sono anche dei borghi da visitare e delle cittadine da scoprire. Ad Andora mi sono lasciata tentare dal “Tortuga”, un ristorante pieno di ciclisti ed operai dove ho fatto il pieno di pesce e vino bianco a buon prezzo. Poi 10 km. prima di Sanremo ho abbandonato la trafficata Via Aurelia per pedalare tranquillamente sulla ciclabile.

Le sorprese non finiscono mai neppure in albergo dove 3 donne in scala (40/60/80 anni) mi hanno chiesto: “ma fa tutta autostrada?” “No, risposi, perchè c'è il limite di velocità a 130 km/h”,sentivo già l'atmosfera del confine che avrei attraversato il giorno successivo. Cresceva la voglia di libertà.

Dal confine a Cagnes (72 km.)

Il giorno dopo ecco la Francia, l'aria un pò triste di Montecarlo con la costa cementificata e lavori in corso per il Gran Premio. Nei vicoli della deliziosa Nizza, tra i negozietti color lavanda, mi divertivo ad ascoltare le donne italiane che chiedevano incuriosite ai loro compagni: “Guarda questa ragazza, chissà da dove arriva… sarà tedesca…” e spesso facevo finta di niente sperando in altri commenti.

Ecco riappare l’amata ciclabile disegnata sul lungomare, il sistema migliore per viaggiare rilassati e respirare a pieni polmoni. Il buon campeggio che mi ospitò, fu amico anche nel consigliarmi la visita dell’antico borgo medioevale (da non perdere!) di Haut de Cagnes. Per fortuna avevo portato la tenda, perché una singola a meno di 45 € non si trova. Così alternavo “stelle e stalle”. Devo dire che gli uomini che ho incontrato mi hanno sempre fatto uno sconto, mentre le donne mi auguravano “bon courage”.

Da Cagnes a St.Raphael (70 km.)

Attraverso Cannes, dove naturalmente becco in pieno il festival del cinema e, i proprietari dei lussuosissimi yachts che riempivano il golfo, non si accorsero di una bici con due borse e senza champagne. Non sapranno mai cosa si sono perduti. Da qui in poi la costa frastagliata formata da stupende rocce rossastre, è compagna fedele fino a sera.Ovviamente nelle ore più calde della giornata mi concedevo un tuffo, ma le nuotate erano brevi perché lo sguardo era sempre rivolto verso i bagagli, camuffati in qualche modo.

Da St. Raphael a Le Lavandou (87 km.)

E' stata dura perché da St. Tropez a La Croix Valmer avevo poca acqua, sotto il sole cocente, con salite e pochissime case. Fino a Toulon ho trovato parecchi pezzi di ciclabili ben segnalate, poi volevo dormire a Bandol ma gli hotel erano carissimi (70 €) così ho proseguito e sopra la collina ho trovato un campeggio vicino St. Cyr (80 km.), molto economico ma quasi deserto (c’erano soltanto la mia piccola tenda e due roulottes) così ho preferito nascondermi prima che facesse buio e ripartire all’alba. Non ho dormito bene, infatti la mattina ero fiacca e cercavo di spingere sui pedali cantando “e il carrozzone va avanti da se…” finchè non ho trovato un bel posto per fare colazione.

Arrivo a Marsiglia e proseguimento a Aix en Provence (92km.)

Il giorno successivo sono passata da Cassis, un borgo di graziose abitazioni color pastello affacciate sul porticciolo. Le imbarcazioni partono da qui per le escursioni a Les Calanques, affascinanti gole di rocce calcaree che si specchiano su acque smeraldine. Incantevoli spiagge completano un paesaggio da fiaba.

Udivo il fascino della grande Marsiglia (62 km.) che mi chiamava come una sirena, ma per la sua complessità e per il poco tempo, rinunciai alla approfondita visita. Mi diressi a Aix en Provence (30Km), dove il caldo umido dell'interno mi fece rimpiangere la brezza tepida del mare.Ritornare a volte è faticoso non per il modo con cui lo si fa, per quanto si lascia di quello che si è trovato. Nel comodissimo treno, (trasporto bici è gratuito), la mente rifletteva le immagini del viaggio sul verde fuggente oltre il finestrino.

 

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