Il Cicloviaggiatore e la Fiab.

Il Cicloviaggiatore e la Fiab.

Il cicloviaggiatore è spesso solo, la sua casa sono due o più borse. I suoi affetti li contiene tutti il suo cuore, (forte di solito). Il suo sguardo in avanti cerca esperienze prima e dopo l'orizzonte, sempre davanti a sé, “altrove”. Iscrivendomi per il 2010 all'AIIC, Associazione Italiana Il Cicloviaggiatore, avevo inteso condividere gli scopi di un gruppo giovane e dinamico.

 

La visone di questo sito IL CICLOVIAGGIATORE vi confermerà le mie supposizioni. Più avanti mi sono chiesto per quale motivo questa associazione non potesse essere compresa come altre nella FIAB. Trovai la risposta proprio nel loro FORUM dove i fondatori hanno voluto trovare una sostanziale differenza nella scelta di far nascere e crescere la nuova comunità. Trovo corretto il modo di ragionare di Andrea Musso che interpreta la “diversità” proprio nella nicchia di cicloviaggiatori a cui è rivolta ( che se guardiamo un po' in giro sul web proprio nicchia non è).

Concordo nel sostenere che, interpretare un viaggio in solitaria o in compagnia, in piena autonomia senza appoggi di bus o vetture è un modo inconsueto di viaggiare, ma gratificante per mente e fisico. Il cicloviaggiatore è spesso solo, la sua casa sono due o più borse. I suoi affetti li contiene tutti il suo cuore, (forte di solito). Il suo sguardo in avanti cerca esperienze prima e dopo l'orizzonte, sempre davanti a sé, “altrove”. Per questo rinnoverò l'iscrizione anche per il futuro.

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