Appennino bolognese, cicloturismo tra colori, profumi, incontri, nuovi sapori.

L’Appennino e le valli bolognesi possono stupire chi è interessato all’evasione, al gusto alla compagnia. Da ottobre a novembre tutta l’area dei colli, valli e borghi hanno l’effetto di un balsamo e una breve pausa (basta un solo weekend) rigenera, ritempra e rinvigorisce.

 

 

Appennino Bolognese, cicloturismo d’autunno: come arrivare

Nessuna difficoltà per arrivare alla Stazione centrale di Bologna. Ogni provenienza da nord a sud, da est a ovest può trovare un treno per Bologna con carrozza bicicletta. La stazione diventa così punto di partenza per decine di itinerari. Quello descritto in questa pagina è l’oggetto di una tre giorni, (due notti) ricche di fascino proprio e di quello aggiunto dall’autore. Devo confessare che ho utilizzato bicicletta a pedalata assistita.

20140502130634 Sede ex tramvia 1 big

Autunno in bici su Appennino Bolognese: prima tappa Bologna-Porretta Terme 70 km.

Si raggiunge la strada Porrettana 64 su pista ciclabile. Bologna offre tutte le possibilità di uscire dalla città servita da buona/ottima viabilità su due ruote. A Casalecchio si procede sulla statale con traffico lento per i limiti imposti alla velocità e strada non molto ampia. A tratti una linea identifica la corsia sulla quale il ciclista può essere quasi tranquillo. Questo vale per tutto il percorso fino a Porretta Terme. Ma questo itinerario mostra da subito la Storia che intende raccontare: Sasso Marconi, Marzabotto. 

ciaobici appennino bolognese cicloturismo 1

“Grazie a te di essere venuto a visitare Marzabotto, qui ci viene chi ha lo spirito giusto”. La risposta del ciclista frettoloso a cui rivolgevo il mio grazie per le indicazioni, mi sorprese. Mi fece capire da quale parte dimoravano le sue convinzioni e senza più fretta discutemmo di valori antichi e di guerre recenti generando poche pedalate insieme. L’ascesa non è assolutamente impegnativa, ma aldilà dei giudizi e delle discutibili comodità, l’e-bike mi offre la possibilità di fermarmi più a lungo dove il paesaggio o l’incontro meritano, di sostare quando sgorga il desiderio di catturare l’immagine meritevole, nella ritrovata voglia di fotografare. La lentezza aiuta a meditare, aiuta a riflettere, aiuta a scegliere i soggetti che resteranno i buoni ricordi.

ciaobici appennino bolognese cicloturismo 2

Le belle e suggestive colline che costeggiano la statale 64 Porrettana nel comune di Sasso Marconi sono disegnate da boschi, da campi arati, da casolari circondati da siepi e da alcune ville storiche. Si capisce perché questi luoghi siano stati scelti a suo tempo dalle nobili famiglie bolognesi, edificando i cosidetti palazzi di campagna, luoghi di lavoro per molti, ma soprattutto luoghi di ozio estivo e simboli di prestigio mondano. (Villa Griffone, Palazzo De’ Rossi Villa Davia Ghisler).  Proseguendo si rimane in compagnia del fiume Reno che ora a destra ora a sinistra si mostra ad una  profondità variabile a seconda di quanto si sale sulla strada. Superati alcuni viadotti e un paio di gallerie (una lunga 1700 metri merita molta attenzione e visibilità) si arriva a Porretta Terme dopo circa 70 chilometri, a quasi 400 metri, senza fatica, meta giusta per pernottare e con molta offerta. Porretta sembra un po’ assopita. Il tempo l’ha amata, l’ha cullata, ma si è addormentata. O almeno a me è parso.

ciaobici appennino bolognese cicloturismo 3

Vive nell’incontro con il turismo termale che resta comunque una risorsa importante ed è praticabile per tutto il tempo dell'anno. Altri motivi di attrazione turistica sono le manifestazioni culturali e di spettacolo che caratterizzano il calendario estivo del capoluogo. Da non sottovalutare anche altre forme di escursionismo minori quali la raccolta di funghi, la pesca, la raccolta delle castagne. Molto vivace il richiamo del Soul Festival con concerti di grandi interpreti dal mondo.

ciaobici appennino bolognese cicloturismo 17

Autunno in bici su Appennino Bolognese seconda tappa: Porretta Terme- Loiano km 70

Il piacere di andare in bicicletta è quello stesso della libertà” e “la bicicletta può ben valere una biblioteca” parole di Alfredo Oriani ideatore del cicloturismo in Italia. Non a caso originario emiliano. Conosceva esattamente la soddisfazione dell’arrivare ad una meta e la dolce sensazione di benessere nello spingere i pedali.

ciaobici appennino bolognese cicloturismo 4

Il territtorio è particolarmente adatto per escursioni in MTB. Ma il cicloturismo permette una più ragionata visione. Si sta parlando di 200 km di sentieri attrezzati dedicati ai bikers. Le due ruote, negli ultimi anni hanno visto crescere in modo esponenziale il loro esercito di appassionati. “Pedalare oggi è uno sport accessibile a tutti e i panorami che si presentano pedalando in questo contesto sono svariati e mutano la loro bellezza a seconda della stagione”. (dalla rivista Valli Bolognesi). Il percorso scelto in questa parte di appennino intende attraversare alcuni pendi e valli per portare il cicloturista dalla Porrettana alla Futa, le due strade principali che hanno caratterizzato i collegamenti Emilia-Toscana. L’itinerario segue strade secondarie e attraversa un paesaggio ricco di verde dove sorge una copertura boschiva formata principalmente da bosco ceduo con presenza di castagneti. 

ciaobici appennino bolognese cicloturismo 5Il facile saliscendi favorisce lo sguardo a 180 gradi spaziando dalla valle all’altura attraversando paesi e villaggi dai nomi che ricordano le favole: Ponte della Venturina, Pavana, Suviana, La Guardata, Madonna dei Fornelli, e fino al più famoso Castiglione dei Pepoli.

 

ciaobici appennino bolognese cicloturismo 8Non ho mai dimenticato il nome di questo Comune, pur non avendolo mai visitato prima d’ora. Tutte le volte che mi capitava di transitare con vettura in questa parte di appennino,  era lungo l'autostrada e il suo nome mi ha sempre incuriosito e mi dicevo “prima o poi ti verrò a trovare”. Ora che ci sono e lo sto vivendo con la semplicità e lentezza della bicicletta riappare la soddisfazione di aver ottemperato all’antica aspirazione mai sopita. L’incontro con la Pro Loco è decisivo. Imparo la Storia e il nome, e mi viene anche spiegato cheda qualche anno sono tornati i giovani. Coltivano, allevano, ospitano e con creatività intendono costruire il loro futuro e quello del borgo. Dare un senso all’ospitalità facendo gustare i loro prodotti locali, insegnare a camminare lungo i sentieri delle decine di escursioni, (Via degli Dei, Anello delle Fontane, Alta via dei Parchi, via della Transumanza), fare di abitazioni rustiche, luoghi di accoglienza”.

ciaobici appennino bolognese cicloturismo 7 Un messaggio attraverso il quale i ritrovati giovani intendono restituire al territorio quello che ha sempre posseduto e che merita riavere: la ricchezza della genuinità, la gioia dell’amicizia, i prodotti e la buona tavola, un paesaggio ricco di sorprese. Me ne sono reso conto transitando lungo i laghetti di Lago Brasimone, di Lago Suviana incorniciati da monti e folti boschi, popolati da specie diverse di animali selvatici: luoghi scenografici per fotografie in tutte le stagioni.

ciaobici appennino bolognese cicloturismo 6La strada sale e scende e ritrovare la voglia della pedalata (assistita) senza sentire la dolorosa fatica per la quale la bici muscolare ti obbliga a fermarti o a declinare o a rinunciare, rimane il piacere fondamentale della cultura del cicloturismo. L’impegno fisico è sempre presente e si manifesta un concetto nuovo di vivere il viaggio: l’improvvisazione, che significa a volte andare, tornare, deviare per il gusto di scoprire. L’arrivo a Qualto e scovare l’antica chiesa è la conferma di quanto sto dicendo.

ciaobici appennino bolognese cicloturismo 9Recentemente l’Amministrazione Comunale ha provveduto a realizzare un progetto di valorizzazione del borgo ripristinando il selciato della piazza con lastre e delle viuzze e vicoli del borgo storico, mantenendo intatti antichi tetti in pietra. Il borgo di Qualto emerge intorno ai 700 metri di altitudine contornato da fitti boschi di castagno (i cui frutti grossi e lucenti invadono in questa stagione anche la strada) ed erano un tempo la ricchezza dei suoi abitanti contadini e pastori. Pochi colpi di pedale e subito dopo ecco arrivati all’incrocio con la Via Degli Dei a Madonna dei Fornelli. La meritata sosta viene premiata da un gustoso piatto di tagliatelle ai funghi porcini (q.b.)  e deliziose verdure fritte. 

ciaobici appennino bolognese cicloturismo Musolesi

Quasi pianeggiante o con brevissimi dislivelli, la strada provinciale 60, disegna tra i colli un percorso serpeggiante tra boschi e ampie radure dove si mostrano i paesi addossati sulle creste o sui versanti, fino al raggiungimento della più famosa Strada della Futa che si incrocia a Monghidoro. Una breve visita per ampliare la conoscenza della visione ricevuta lungo la strada della pregevole zona naturalistica e dei complessi rurali che punteggiano il territorio. Il paese ospita numerosi edifici storico-religiosi. “Nel capoluogo, interessante è la visita alla chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, risalente al 1256 e ricostruita dopo i danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale. All'interno è presente una tela raffigurante l'Immacolata con Santi, opera del pittore A. Burrini (1685)”. L’aria frizzante del tardo pomeriggio ormai si fa sentire e l’arrivo in breve a Loiano riempie di gioia, a sorpresa, la serata. (Era in corso l’evento annuale riservato alla MTB che offriva agli appassionati di questo tipo di sport, un villaggio espositivo e dimostrativo nel suo centro storico). 

ciaobici Loiano

Aumentando il numero di biker e di turisti possiamo dare un nuovo impulso all’economia locale e a tal fine per l’organizzazione del Bologna Montana Bike Festival (www.bolognamontanabikearea.it) sono state coinvolte anche le attività commerciali del nostro territorio».” Viviamo ancora l’abbrivio di un’emergenza sanitaria che ha messo in evidenza due importanti elementi: la rivalutazione del turismo nel nostro Appennino e la crescente attenzione ai temi ambientali, all’escursionismo, alla vita e allo sport all’aria aperta». (Zoe Pederzini, Il Resto del Carlino – 7 ottobre 2022)

Autunno in bici su Appennino Bolognese Terza tappa: Loiano - Bologna km 60

Tutta discesa da godere con tranquillità e curiosa attenzione quella che si presenta al cicloturista il tratto di strada che raggiunge Bologna. La Futa oramai è lontana e Bologna potrebbe essere troppo vicina. Possiamo allora permetterci una deviazione verso il Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa. Già se ne vede la struttura osservando le pareti dei colli dopo la deviazione verso la via che conduce a Zena. Ma il regalo più grande che mi ha offerto l’itinerario in questo il territorio, è la visita al Santuario Del Monte Delle Formiche. Storia sacra o curiosa leggenda che sia, vale la pena FORZARE per guadagnarsi sulla vetta a quasi 700 metri di altitudine la visita a questo non sontuoso santuario, raccomandato per un invito al raccoglimento e per l’inedita visione a 360 gradi. Dalla vetta del Monte Delle Formiche si ammira un panorama incantevole e in certe mattine, quando la pioggia notturna ha reso tersa l'aria, lo sguardo si estende fino al litorale Adriatico e a settentrione fino alle Prealpi veronesi.

ciaobici monte formiche 2

 

La discesa, prima tecnica e pericolosa, poi rilassante e con poco traffico, riporta al fondovalle dove il  torrente Zena disegna il suo corso ricevendo piccoli flussi di fossati creando pozze e cascatelle. Dal numero di ciclisti domenicali che si incontrano è facile pensare che la valle del torrente Zena sia una delle mete preferite dai ciclisti Bolognesi. Luoghi di ristoro e di pausa lungo tutto il percorso. Proseguendo sulla poco trafficata strada provinciale 36, si viene condotti all’ingresso della città di Bologna, la bella dalle rosse torri, da San Lazzaro di Savena. La stazione ferroviaria è a pochi chilometri ed è raggiungibile attraverso le buone ciclabili bolognesi.

ciaobici appennino bolognese cicloturismo 11

ciaobici appennino bolognese cicloturismo 12

Autunno in bici su Appennino Bolognese: conclusioni

Il ciclo-viaggiatore, solitario nel viaggio, diventa a volte ciclo-sognatore. Appartato nel rivivere le sensazioni raccolte lungo l’itinerario, converte in scrittura le emozioni per sé e per tutti.

I libri che ti aiutano a scoprire gli itinerari in bicicletta in Emilia-Romagna

ciaobici appennino bolognese cicloturismo 15

ciaobici appennino bolognese cicloturismo 13

ciaobici appennino bolognese cicloturismo 14

 

Fernando Da Re

Un cuore, due gambe e una bicicletta. In testa sempre la fresca vivacità di raccontare. Il risultato lo ritroviamo in questo sito da lui creato e portato avanti con l’entusiasmo e l’impeto dell’atleta che cerca risultati.


ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER E RIMANI AGGIORNATO!