Moldova e Transnistria in bicicletta: la lentezza abbatte i pregiudizi. Il nuovo libro di Fernando Da Re

Nel portafoglio conservo ancora un santino consegnatomi da un monaco di Tipova e un rublo di plastica della venditrice di Kvas di Tiraspol. Da oggi i ricordi non sono più solo per me perchè appartengono, e mi è piaciuto condividerli, con tutti voi  amici che ora possono leggere il racconto di questo cicloviaggio in Moldova e Transnistria. Scaricatelo qui.

 ciaobici copertina libro moldova Nasce, scritto a quattro mani,  questo nuovo racconto di viaggio e ringrazio l'amico  Enzo Pellegrini, con il quale ho condiviso molti cicloviaggi di questi ultimi anni. Intriso delle curiosità dell'uno, dei consigli dell'altro, dell'ottimismo e delle emozioni e degli incontri di entrambi, il libro "Moldova e Transnistria in bicicletta: la lentezza abbatte i pregiudizi", si pregia di presentare un  contenuto ordinato e coerente con un itinerario ai confini estremi dell’Europa, dove gli abitanti di poveri villaggi  sono curiosi di conoscere l’altrove, felici di mostrare e offrire, a chi si avvicina a loro, le povere cose che possiedono, nuove o moderne, conquistate dignitosamente con lavoro duro o portando in patria i guadagni del lavoro all'estero. La novità di questo libro è quella di essere visibile, solo in formato non cartaceo, e scaricabile per il piacere di quanti, possessori di un qualsiasi telefonino, tablet o Kindle, lo potranno leggere avendolo sempre appresso dopo averlo scaricato. Il prezzo promozionale vuole essere un regalo a tutti gli appassionati che  hanno letto in passato il volume "Con l'Armenia nel cuore" e  "Georgia e Svaneti, Gamarjoba" e per i nuovi che mi hanno spronato a scrivere ancora. Un ringraziamento a  Daniele Dei, giornalista Ansa e Giunti Scuola che ha curato la presentazione. Lui stesso concorda nel dimostrare  quanto potenziale, soprattutto umano, è in grado di trasmettere la Repubblica di Moldova. Un Paese che egli ha conosciuto per caso e se ne è  innamorato. Ora ha un dovere: lavorare per la produzione di un documentario per raccontare la diaspora moldava agli italiani.  

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“Non è stato poco quello che è entrato dagli occhi e che il cuore ora custodisce e intende proteggere. Ci siamo resi conto dove si trovano queste Nazioni che poco fanno parlare di sé, come vivono e si comportano i loro abitanti. Soprattutto abbiamo apprezzato il calore dell’accoglienza dei tanti Victor e Angela che accolgono i turisti; abbiamo gradito l’organizzazione dell'estroversa capitale Chisinau e dell'animata capitale Tiraspol: entrambe smaniose di modernità e votate all’apertura verso genti e popoli disposti a tendere loro la mano”.

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Fernando Da Re

Un cuore, due gambe e una bicicletta. In testa sempre la fresca vivacità di raccontare. Il risultato lo ritroviamo in questo sito da lui creato e portato avanti con l’entusiasmo e l’impeto dell’atleta che cerca risultati.


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