Il diario di viaggio di Francesca Ferraro che pubblichiamo ci entusiasma per la passione e l’impeto che ci trasmette per sostenere un progetto. Partiamo dall’inizio.
Il diario di viaggio di Francesca Ferraro che pubblichiamo ci entusiasma per la passione e l’impeto che ci trasmette per sostenere un progetto. Partiamo dall’inizio.
Questo mattino è più nebbioso dei precedenti, i trulli di Alberobello sono avvolti magicamente ed offrono uno scenario da sogno che però limita l’ampia veduta dell’intera città.
Le mie gambe spingono ritmicamente mentre il cervello elabora tempi, distanze, ricordi, canzoni, momenti diversi. Dopo Marina di Chiueti, la vegetazione bassa distribuita su dune sabbiose e il mare adriatico mi lasciano.
In ogni viaggio ogni persona sul sentiero diventa amico, quasi fratello, non ci si limita a vederlo perché lo si incontra.
La prima pedalata di un ciclo-viaggiatore, è il momento in cui inizia a realizzarsi un progetto iniziato molto prima interiormente dallo stesso. Fisica e meccanica concretizzano passioni e sogni, dando il via libera all'inizio di un’opera in continua evoluzione.