Cattolica e la Valconca, bellezze in bicicletta

Da Cattolica alle grotte di Onferno, un itinerario appagante per il cicloturismo

La bellezza delle colline dai tratti morbidi affacciati sul mare, offre diversi itinerari che attraversati con la due ruote consentono di approfondire il fascino dell'entroterra romagnolo.

Ciaobici Monte Carpegna

Percorrere la Valconca in sella alla bicicletta, amica dell'ambiente per eccellenza, è un'esperienza impagabile. Raggiungere la Valconca non è complicato, l'indicazione principale è quella che ci accompagna seguendo il corso del fiume Conca dal mare, collocato territorialmente fra Cattolica e Misano Adriatico, per poi inerpicarci fino ai 1400 metri del Monte Carpegna, dove il fiume avvia il suo percorso a valle. A fare da sfondo sono i declivi, caratterizzati dalla presenza scenica di castelli e borghi, letteralmente abbarbicati sulla roccia da dove lo sguardo penetra in una scenografica bellezza.

Per i cicloturisti il consiglio è quello di percorrere l'itinerario che si snoda da Gemmano, tocca Onferno e Marazzano con ritorno a Gemmano. Se si parte da Cattoplica il percorso non supera i 60 chilometri e tenendo conto delle visite e delle pendenze (ma anche delle bellissime discese) si può effettuare in una giornata.

Ciaobici valconca

Se poi la giornata è luminosa e senza foschia, permette di inerpicarci salendo dalla riva sinistra del fiume Conca, attraversare campagne solitarie e soffermarci a Onferno, nota per le grotte che un piccolo fiume ha scavato minuziosamente nel gesso. La leggenda narra che Dante avrebbe tratto ispirazione proprio da questi luoghi per dar vita alla sua Divina Commedia.

Dopo Onferno e Marazzano, è di sicuro impatto il tratto che costeggia il Conca, anche se il percorso prevede diverse salite decisamente impegnative seguite da discese da pelle d'oca. Il percorso si snoda da Gemmano e precisamente dalla piazzetta del borgo per raggiungere il campo sportivo. Uno sterrato porta in breve a proseguire sul sentiero che conduce sino alla strada comunale, che si oltrepassa sino a raggiungere il percorso asfaltato. Velocemente effettuati una cinquantina di metri, poi si svolta a sinistra per due volte e si inizia a percorrere un tratto sterrato più ampio, disposto in discesa. Accarezzati da un venticello piacevole si viene trasportati fino a valle, dove il torrente Ventena ci aspetta incuriosito.

ciaobici Marazzano

Le ruote rumoreggiano sullo sterrato, unica sonorità nel silenzio della campagna, sino a raggiungere un gruppo di case. Ora l'itinerario prosegue su strada asfaltata, da percorrere per circa 200 metri a sinistra, passando poi per la campestre che svolta a sinistra conducendoci sino al fosso Burano, da costeggiarsi sino a raggiungere un gruppo di case collocate sul poggio. L’itinerario corre lungo la strada asfaltata, che ha origine proprio fra le case e ci conduce dritti ad Onferno, passando per le suggestive grotte che si possono raggiungere salendo di buona lena. La strada ci impegna parecchio ma completata la salita si torna a scendere sino al cartello su cui troneggia la scritta che conferma la fine del territorio appartenente al Comune di Gemmano. Pochi metri e il percorso ci impone una svolta a destra, per condurci direttamente al colle di S. Colomba, con svolta inevitabile a sinistra scendendo sino alla strada asfaltata nei pressi del ponte Marazzano.

La brezza ci sospinge allegramente in discesa verso l'argine del fiume Conca, dal quale dopo circa 2 km raggiungiamo la Chiesa di Carbognano. Superato il luogo sacro inforchiamo la strada a destra, si tratta di un sentiero che ci riconduce a Gemmano, per completare con soddisfazione il percorso.

Per conoscere un po' più da vicino questi territori, che offrono altri itinerari ciclistici, consigliamo di restare in zona qualche giorno magari decidendo di soggiornare nei bike hotels a Cattolica , un qualificato assortimento di hotel a 3 o 4 stelle , che offrono tutta una serie di servizi ed attrezzature in grado di assicurare ai cicloamatori tutti i comfort del caso.

Grotte di Onferno

ciaobici grotte

Le grotte di Onferno rappresentano un complesso carsico di notevole valore la cui esplorazione scientifica completa, dallo speleologo Quarina, risale al 1916. Un fiumiciattolo sotterraneo ha scavato queste rocce gessose dando luogo a cunicoli, stanze, anfratti che si sviluppano nel sottosuolo per circa 750 metri complessivi. Al pubblico si presentano circa 400 metri di percorso spettacolare: grandi stanze con le rare conformazioni dei “mammelloni”, ampi corridoi segnati dal corso d’acqua sotterraneo e una delle più numerose e varie colonie di pipistrelli che si trovi in Italia. All’uscita della grotta altri 400 metri di percorso in un ambiente tra acqua, roccia, piccole cavità e splendida vegetazione. Grande suggestione per una visita di circa un’ora con guida e attrezzatura fornita dal Centro Visita. Sopra il promontorio che sovrasta le grotte, c’è il borgo di Onferno, un tempo vero e proprio castelletto rurale, oggi recuperato a strutture ricettive e di ristorazione.

Castello di Gemmano

Gemmano fu castello conteso ed importante, ma del suo insigne passato è rimasto ben poco se non qualche rudere (come ad esempio le antiche mura restaurate di recente). Il centro è andato infatti completamente distrutto sotto i bombardamenti del settembre 1944 nella seconda guerra mondiale. La distruzione non ha tuttavia intaccato il patrimonio naturale rimasto intatto nella sua bellezza originaria.

ciaobici cattolica

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