E per premio una bici

Ai vincitori del Bicicletterario

Parole in Bicicletta (Premio Nazionale di Poesia e Narrativa, II^ edizione) è andata in premio una bicicletta.

Avrei voluto vincerla io, e come me altre centinaia di innamorati della penna e della bicicletta. L’ha vinta, meritatamente, Sara Galeotti con “ Bologna” un toccante racconto da “prima linea”. Nelle premiate righe, la bicicletta incontra una donna coraggiosa che in sella allo straordinario mezzo di locomozione, si muove in abnegazione del pericolo, mossa dal desiderio di collaborazione lungo un difficoltoso percorso di libertà. A conferma che quando le storie passano attraverso le gambe assumono un significato di grande umanità e che la Storia si serve anche dell’umile bicicletta per comporre nuove, sapienti pagine del suo voluminoso libro. (sarà pubblicato a breve).

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Il Concorso Bicicletterario appartiene ad un mondo culturale non di secondo livello; la letteratura che esce dalla partecipazione a questo concorso dimostra la vivacità delle idee, delle immagini, dell’ispirazione che la bicicletta suscita, incrementa e promuove nella cultura odierna. E l’applauso a questo gruppo che ha organizzato l’evento è doveroso e pieno di riconoscenza.

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E’ CO.S.Mo.S, Comitato Spontaneo Mobilità Sostenibile, che andrebbe premiato:per la capacità di portare la cultura alla gente, di promuovere un territorio che trova nel turismo del suo litorale il pregio maggiore,  di coinvolgere forze politiche e sociali che dovrebbero manifestare maggiore entusiasmo, nel portare ai piccoli e nelle scuole il desiderio di scrivere, la voglia di misurarsi in un gioco fuori dagli schemi. Grazie Co.Smos e a tutti gli organizzatori.

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Fu così che partecipando, pur non vincendo,  la qualificata giuria guidata dal presidente Emilio Rigatti ha decretato nei miei confronti: “La giuria è lieta di conferire la menzione Antologica nella sezione Racconti-Adulti a Fernando Da Re per l’opera intitolata “Il sole, la bici, l’amore” con la seguente motivazione: Muovendo da recenti e tragici fatti di cronaca, affronta il tema dell’instabilità globale e della retorica mediatica, lambendo in maniera critica la teoria della guerra giusta e il ricorso alle armi. Sincero l’invito alla riflessione indirizzato al lettore in maniera delicata”

Dopo questa presentazione, a 700 km da Verona, fui chiamato a leggere il seguente brano che ora è fruibile, grazie a questo sito, su tutto il web.

“Allons enfants”… quante volte avevo cantato e fischiettato l’inno francese nei miei ciclo-viaggi in Europa. E’ sempre stata una faccenda personale tra me e la musica cercare, lungo le ciclabili d’Europa, alcuni motivi musicali per farne, di uno almeno, la colonna sonora per tutto il viaggio....continua a leggere

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