Casco per bambini in bici?

Casco protettivo ai bambini in bicicletta

La madre di un ragazzo dodicenne scriveva sulle righe del giornale quotidiano veronese una lettera al sindaco pregandolo di rendere obbligatorio l´uso del casco ai minori che vanno in bicicletta. 

 

 

in collaborazione con Amici della Bicicletta Fiab Verona

Comprendiamo e condividiamo anche personalmente, in quanto genitori e in quanto ciclisti, l´ansia che spinge la signora Carla a chiedere questo intervento. Non crediamo però che tale richiesta possa trovare risposta positiva, dato che non è competenza dei sindaci disporre l´obbligatorietà del casco; si tratta di una misura che richiederebbe una modifica del Codice della Strada.

Di tale proposta si è peraltro approfonditamente discusso lo scorso anno in sede di commissione parlamentare trasporti, in occasione della modifica del Codice della Strada. La commissione, anche in base ad una serie di dati forniti dalla Fiab Federazione Italiana Amici della Bicicletta, ha convenuto sull´inopportunità di rendere obbligatorio il casco, tenendo conto dell´esperienza europea, documentata da numerosi studi.

L´obbligatorietà del casco infatti provoca sempre una diminuzione dei ciclisti, mentre è proprio nelle città dove le biciclette sono più numerose che la sicurezza stradale aumenta non solo per i ciclisti ma per tutti. Dobbiamo riflettere anche su un altro dato: le vittime della strada più numerose non sono i ciclisti, ma i pedoni.

Sarebbe possibile, giusto e utile obbligare chiunque esca di casa a piedi ad indossare un casco? Eppure, come dicevamo, è del tutto comprensibile l´ansia della signora Carla nel sapere che il figlio circola in questa città (Verona) così trafficata e con così pochi spazi sicuri per gli «utenti deboli» della strada. Molti di noi usano il casco, per scelta e convinzione personale e spingono, con l´esempio e con le parole, i figli a fare altrettanto, spiegando che è una scelta di responsabilità e amore verso se stessi, come lo è quella di evitare di bere alcolici o di fumare, anche se «tutti lo fanno».

I figli, in quanto tali, in qualche caso ci ascoltano, in altri no. E per questo continuiamo a chiedere al sindaco una seria politica a favore di una mobilità sostenibile a Verona, che favorisca mezzi pubblici e biciclette e disincentivi l´uso dell´auto privata che resta il primo fattore di pericolo delle nostre strade. Questo è in suo potere. Noi non siamo utopici: l´esperienza di centinaia di grandi e piccole città europee, quelle dove la qualità di vita è migliore, lo dimostra. (a cura della Fiab Verona)

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