Percorso cicloturistico in Valpolicella (seconda parte)
Con un po’ di attenzione l’itinerario offre relax e una piacevole andatura pur su fondo sterrato.
Con un po’ di attenzione l’itinerario offre relax e una piacevole andatura pur su fondo sterrato.
Si fa presto a dire Valpolicella. Ma quale? Quella del vino, dell'olio e delle ciliegie? O quella dell' attività estrattiva, quella delle aree incolte, quella del patrimonio architettonico? Oppure quella del turismo e gastronomia? E ancora quella della cultura? La Valpolicella ha tutto questo. Proviamo ad aprire...
13 maggio 2009. E’ una giornata fredda e piovosa ed i colori sono cupi e morbidi. C’è un velo che appanna il paesaggio e che quasi impedisce di desiderarlo.Non era così ieri, a Beaugency, delicato paese nei pressi di Orléans, dal quale ho iniziato questo viaggio: nel tardo pomeriggio il cielo, ancora carico di nuvoloni scuri, si era aperto lasciando filtrare una promettente luce vivida e rossastra.
Partiamo da Radda in Chianti di buon mattino. Bici brillanti e maglie multicolori attraversiamo allegramente questo antico borgo per scendere velocemente verso Gaiole. Ma … è subito salita vera fino al castello di Brolio. Poi, lungo altri crinali, per sfiorare la bellissima Siena che ci appare in tutta la sua floridezza e raffinata eleganza.
L’incanto dei borghi arroccati su dirupi vertiginosi, il fascino ed il misticismo delle abazie benedettine rendono la Provenza una méta sempre desiderata. Un viaggio che, per quanto lo si ripeta, non delude mai.